Una domanda si ripropone negli anni nei gruppi di settore e turba i sonni dei Social Media Community Manager di tutto il mondo:
meglio pubblicare direttamente su Facebook o utilizzare strumenti di terze parti – es. Buffer, Hootsuite, Agorapulse?
È vero che postare tramite altre app incide negativamente sulle persone raggiunte, facendocene raggiungere ancora meno?
C’è chi giura che è così, chi ha condotto test “in casa” che confermano come pubblicare “dall’esterno” ammazzi la Portata Organica, chi non se ne interessa più di tanto perché ha talmente tanti post da pubblicare e modificare su varie pagine che non ce la farebbe fisicamente se dovesse caricarli direttamente in piattaforma, Pagina per Pagina; cosa fare, quindi?
Non c’è una verità assoluta da seguire, ma una serie di test che sono stati condotti anno dopo anno e che possono darci dati concreti sui quali basare le nostre decisioni.
Vediamo cosa ci dicono.
Qual è la posizione ufficiale di Facebook?
Nel 2011 Matt Trainer di Facebook annuncia che non c’è nessun tipo di penalizzazione per i post pubblicati con altri strumenti e, anzi, a fine 2012 Facebook annuncia ufficialmente la rimozione della dicitura di attribuzione “via” che era fino allora presente nei post pubblicati dall’esterno, in modo da non confondere più o creare diffidenza negli utenti.
La ricerca di EdgerankChecker vs gli esperimenti di Emeric Ernoult
Nel 2012 Emeric Ernoult, CEO di Agorapulse, ha fatto varie ricerche, concludendo che le app di terze parti non incidono né sulle persone raggiunte né sull’engagement generato dai post; era infatti stato da poco pubblicato un studio da parte di EdgerankChecker che indicava come i post pubblicati esternamente ricevessero l’88% in meno di interazioni rispetto a quelli pubblicati direttamente su Facebook. Chi ha ragione e chi ha torto?
I test di Buffer vs BuzzSumo: 2 verità contrastanti
Come sappiamo gli algoritmi cambiano alla velocità della luce e diventa importante non basarsi su test fatti anni e anni prima; nel 2015 Buffer, il celebre Social Media Tool, pubblica i risultati di una serie di test secondo i quali utilizzare strumenti di terze parti (in questo caso Buffer) non incide assolutamente né nella Portata Organica né nell’engagement generato dai post.
Tuttavia, sempre nel 2015 Mari Smith pubblica un’infografica con i risultati di una ricerca condotta da BuzzSumo, che dimostra come i post pubblicati tramite terze parti abbiano oltre l’80% di engagement in meno e suggerisce quindi che anche la Portata Organica sia minore (la ricerca è stata oggetto di aspro dibattito e critica, per altro).
2017, cosa ci dicono gli ultimi test?
Per capire se è quanto è vero che le app esterne con le quali pubblichiamo aggiornamenti su Facebook incidono negativamente sulle performance dei post ad oggi, gli amici di Agorapulse hanno deciso di fare un esperimento.
Per evitare le critiche mosse ai test precedenti, hanno preso in esame 3 pagine differenti, con diversi volumi di fan base e differenti temi (Space Walk of Central Texas, Fans of Bigfoot, Grace Bible Church), per un periodo di 3 settimane in cui sono stati pubblicati a orari specifici foto e link usando strumenti diversi quali AgoraPulse, Buffer, Hootsuite e ovviamente Facebook.
In un secondo momento, vengono esclusi anche i week-end e i periodi festivi per avere i risultati più omogenei possibile.
Già, di quali risultati stiamo parlando?
In realtà, sembra addirittura che il posting da app di terze parti non solo non incida negativamente sulla Portata Organica, ma la aumenti (fino addirittura ad un 24% in più), testando 3 tool differenti, per formati differenti in un periodo di quasi un mese. Fiù, dormiamo sonni tranquilli!
Le conclusioni
Dagli ultimi test sembra quindi che postare con third-party tool non incida negativamente sulla Portata dei post; tuttavia, secondo la nostra esperienza su centinaia di pagine dalle poche migliaia a più di un milione di fan la performance dei post è strettamente collegata alla forma, al contenuto e, soprattutto, alla pertinenza dei post più che a tool utilizzati e “trick” vari. Se poi ci mettiamo che in diversi casi l’utilizzo di altri strumenti è davvero imprescindibile (quando hai da gestire più pagine o molti contenuti usare i soli strumenti nativi è davvero un suicidio), la questione appare ancora meno significativa; pubblicare post coinvolgenti e rivolti ad un audience attiva e profilata è e resta la cosa più importante.